“Migliore di tutti la giovanissima Veronica Simeoni. Bello il timbro, reso ancor più seducente dal canto tutto sul fiato che lo rende morbido, fluido, plasmato in legati magnifici.”
di Elvio Giudici
(…) Migliore di tutti la giovanissima Veronica Simeoni. Bello il timbro, reso ancor più seducente dal canto tutto sul fiato che lo rende morbido, fluido, plasmato in legati magnifici. Mirabili gli attacchi tanto del Recordare quanto del Lacrymosa; fermissime le campate sia dell’Agnus Dei sia del Lux aeterna (dove fa ascoltare dei diminuendi da manuale quanto ad emissione del suono, ma soprattutto intensi e pieni di pathos nell’espressione – e dei tre, è di gran lunga la più esatta nell’articolare le scabrose terzine di “Requiem aeternam”); i pestiferi salti del Liber scriptum sono controllati da una perfetta musicalità, e l’accento diversifica i “Nils” finali donando però a ciascuno un rabbrividente ancorché timoratissimo sgomento. Da risentire con urgenza (…).
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