di Roberta Pedrotti
Veronica Simeoni trova in questa Carmen femminilissima e delicata dalla personalità sfuggente il terreno d’elezione per la sua vocalità raffinata dai riflessi ambrati, cui mal si assocerebbe una gitana sanguigna e procace. Viceversa la levità da opéra-comique unita alla sottile inquietudine, alla franchezza quasi ingenua con cui ora combatte ora si ressegna al destino la vedono interprete ideale. In particolare si segnalano alcune sfumature espressive davvero toccanti, come quando fa dell’invito a José a seguirla sulle montagne la malinconica obbedienza ai complici che le avevano chiesto di coinvolgere il dragone più che l’erotico e indomito richiamo alla libertà. L’affiatamento con Roberto Aronica, compagno anche nella vita, si concretizza, poi, in una perfetta combinazione di caratteri, così lunare lei, così vigoroso, virilmente inquieto lui.
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