di Amfortas
LINKHo molto apprezzato l’Azucena di Veronica Simeoni, che come all’esordio di tre anni fa ha ben figurato soprattutto perché ha connotato di fresca gioventù un personaggio che troppo spesso è reso come una vecchia megera, più vicina a una strega che a una grande figura tragica di donna e madre.