di Elvio Giudici – classicvoice.com
Merito della regia, ma soprattutto di Veronica Simeoni. Che oltre a cantare benissimo e col tesoro timbrico che ormai da tempo le si apprezza, interpreta con la voce lavorando di continuo sulla dinamica e trovando quindi accenti e colori uno più riuscito dell’altro, ma tutti all’insegna dello sfumato, dell’accenno che dice e sottende ben più dell’estroversione viscerale: e per ognuno di essi ha il gesto più giusto capace di valorizzarlo e chiarirne definitivamente il senso. Oggi come oggi, la Carmen migliore che un palcoscenico possa sperare.